Ruoli HR: caratteristiche, competenze e stipendi.

Ruoli HR
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I professionisti del settore delle risorse umane ricoprono una varietà di ruoli essenziali, ciascuno con responsabilità specifiche. In questo articolo esploreremo alcuni dei ruoli HR più diffusi all’interno delle aziende, discutendo le loro caratteristiche, le competenze richieste e fornendo una stima degli stipendi percepiti.

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Il tempo passa, i ruoli HR evolvono.

L’evoluzione dei ruoli delle risorse umane nel corso degli anni è stata significativa e continua ancora oggi ad essere influenzata da cambiamenti sociali, tecnologici, economici e organizzativi. Certo non si può dire che la figura professionale dell’HR sia stata in qualche modo poco flessibile e poco dinamica. Abbiamo pensato di di ripercorrere un po’ l’evoluzione che ha interessato in qualche modo questa divisione aziendale, in una sorta di linea del tempo:

  • Ruoli tradizionali. Il ruolo degli HR, negli anni in cui queste figure furono introdotte per la prima volta all’interno delle aziende, era spesso limitato alla gestione delle pratiche amministrative, come la tenuta dei registri dei dipendenti, la gestione dei benefici e l’applicazione delle politiche aziendali;
  • Ruoli generalisti. Negli anni 70 e 80 gli HR sono diventati decisamente più coinvolti nella gestione delle relazioni con i dipendenti, nell’assunzione e nello sviluppo delle competenze, fino ad occuparsi di una gamma più ampia di compiti e responsabilità;
  • Ruoli strategici. Gli anni 90 hanno visto una trasformazione significativa nella funzione HR: le aziende hanno riconosciuto l’importanza delle risorse umane come fattore chiave e, di conseguenza, gli HR sono diventati più orientati alla strategia, lavorando a stretto contatto con la leadership per sviluppare politiche e pratiche che supportino gli obiettivi aziendali;
  • Ruoli digitali. L’era digitale ha rivoluzionato il modo in cui le risorse umane operano. L’automazione, l’uso di software HR, l’analisi dei dati e i sistemi di gestione delle prestazioni hanno reso più efficiente la gestione delle risorse umane. Gli HR hanno quindi adottato strumenti tecnologici per migliorare l’efficienza e fornire una migliore esperienza ai dipendenti;
  • Ruoli di diversità e inclusione. Negli ultimi anni c’è stata una crescente enfasi sui temi di diversità inclusione nell’ambito delle risorse umane. Le aziende stanno cercando attivamente di creare ambienti di lavoro inclusivi e diversificati, e il ruolo dell’HR si è evoluto per includere iniziative in questo settore, inclusi responsabili della diversità e dell’inclusione;
  • Ruoli HR agili. Con la pandemia e la crescente adozione del lavoro flessibile, gli HR stanno affrontando nuove sfide nell’adottare alcune procedure per sostenere un’azienda più flessibile. Ciò include la gestione del lavoro remoto, l’attenzione alla salute mentale dei dipendenti e l’adattamento alle esigenze mutevoli del mercato del lavoro (come ad esempio l’onboarding digitale);
  • Ruoli di sostenibilità e responsabilità sociale. Sempre più aziende stanno integrando la sostenibilità e la responsabilità sociale nella propria filosofia aziendale. Di conseguenza, gli HR stanno svolgendo un ruolo chiave nel promuovere questi principi all’interno dell’organizzazione, incluso il reclutamento di talenti che condividono questi valori.

In pratica i ruoli delle risorse umane hanno subito un’evoluzione significativa, passando da funzioni principalmente amministrative a una posizione centrale nella strategia aziendale. Con la continua evoluzione delle sfide e delle opportunità legate alle risorse umane, ci si aspetta che i ruoli HR continuino a cambiare e adattarsi per soddisfare le esigenze mutevoli delle organizzazioni e dei dipendenti.

I ruoli HR più diffusi all’interno delle aziende.

Non tutte le aziende hanno un dipartimento delle risorse umane dedicato o un team HR in-house. Questo perché la presenza e la struttura dei team HR variano notevolmente in base alle dimensioni dell’azienda, al settore ma soprattutto alle esigenze di assunzione richieste. E non è nemmeno corretto parlare di “team HR” riferendosi ad una sola figura, poiché solitamente i professionisti che compongono la divisione risorse umane sono molteplici, ognuno con caratteristiche e competenze diverse. Vediamo insieme quelli più diffusi (e più cercati) all’interno delle aziende:

  • Direttore delle Risorse Umane (HR Director). Questo ruolo è solitamente al vertice della gerarchia HR ed è responsabile della supervisione di tutte le funzioni HR in un’organizzazione. Si concentra sulla formulazione di strategie HR Management e sulla direzione del team HR;
  • Responsabile delle Risorse Umane (HR Manager). L’HR Manager opera direttamente sotto il Direttore delle Risorse Umane e gestisce il dipartimento HR. Questo ruolo si concentra sulla supervisione delle operazioni quotidiane, sulla formulazione delle politiche HR e sulla gestione del personale HR;
  • HR Business Partner. Gli HR Business Partners collaborano strettamente con i dirigenti aziendali per sviluppare e implementare strategie HR che supportino gli obiettivi aziendali. Sono fondamentali per allineare le iniziative HR con le esigenze dell’azienda;
  • HR Development Manager. Sono esperti di formazione, sviluppo delle competenze e iniziative di miglioramento delle prestazioni. L’HR Development Manager collabora con i dipendenti per sviluppare le loro abilità e favorire la crescita professionale;
  • Responsabile delle Prestazioni (Performance Manager). Questo professionista è responsabile della valutazione delle prestazioni e della progettazione di programmi per migliorare le prestazioni dei dipendenti; Deve collaborare con manager e dipendenti per stabilire obiettivi e valutare risultati;
  • Specialista delle Relazioni Industriali (Industrial Relations Specialist). Gli specialisti delle relazioni industriali gestiscono le relazioni tra l’azienda e i sindacati o le organizzazioni dei lavoratori. Si occupano soprattutto di negoziazioni contrattuali e di risoluzione di dispute;
  • Talent Acquisition Manager. Questa persona è responsabile della strategia di reclutamento e dell’acquisizione dei migliori talenti per l’azienda. Solitamente un team di recruiter e si assicura che l’azienda abbia sempre una pipeline di candidati qualificati;
  • Responsabile delle selezioni (Recruiter). Il Recruiter è responsabile del reclutamento attivo di candidati e candidate. Le sue giornate si concentrano prevalentemente sulla ricerca di talenti, sulla gestione dei processi di selezione e sulla promozione dell’azienda presso i candidati;
  • HR Analyst: Gli HR Analysts raccolgono, analizzano e interpretano gli HR Analytics per supportare le decisioni aziendali. Forniscono insight basati su dati sulle prestazioni dei dipendenti, il reclutamento e altre metriche chiave.

Vogliamo sottolineare che questo è solo un esempio generico e che la struttura esatta dei ruoli HR può variare in base alle caratteristiche e alla struttura specifica dell’azienda. Inoltre, nei team HR più grandi, potrebbero essere presenti ulteriori ruoli specializzati per affrontare esigenze specifiche, come la gestione della diversità e dell’inclusione e la gestione del benessere dei dipendenti.

Pensata per HR Manager, titolari e amministratori.

Il bagaglio di competenze dei professionisti HR.

Lavorare nel settore HR è ormai sempre più ambito, per questo ad oggi è possibile seguire numerosi corsi (universitari e privati) che permettono di acquisire le conoscenze necessarie. Questo perché i professionisti delle risorse umane devono possedere una vasta gamma di competenze, di tipo soft e hard. Quali, ad esempio?

Innanzitutto, è essenziale avere competenze di comunicazione efficace, poiché gran parte del lavoro HR richiede costanti interazioni con dipendenti, manager e candidati. Inoltre, la capacità di gestire i rapporti interpersonali e di risolvere conflitti è fondamentale per affrontare questioni particolarmente delicate (che si sa, sul posto di lavoro emergono frequentemente). 

Per non parlare delle competenze organizzative, necessarie per gestire processi come il reclutamento, la formazione e la valutazione dipendenti, così come la conoscenza delle leggi sul lavoro e delle normative HR per garantire la conformità e la giustizia nelle pratiche HR. 

Altre competenze importanti includono l’analisi dei dati, la capacità di pensiero critico per prendere decisioni basate su dati, e una comprensione delle dinamiche organizzative. Inoltre, la capacità di adattarsi a nuove tecnologie e strumenti HR (come i gestionali risorse umane) è ormai fondamentale in un mondo sempre più digitale. 

Quanto guadagnano, in media, gli HR?

Non esiste una risposta esatta a questa domanda: la retribuzione media per i professionisti delle risorse umane può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui l’ubicazione geografica, l’esperienza, le dimensioni dell’azienda e il livello di responsabilità del ruolo. 

In generale, i ruoli HR variano da posizioni di livello base come i Recruiter, che possono avere uno stipendio annuale compreso tra i 22.000€ e i 32.000€ annuali, a posizioni di alto livello come HR Manager o HR Director, che possono guadagnare dai 35.000€ ai 45.000€ all’anno o anche di più, in base all’esperienza.

Ci teniamo a sottolineare che questi sono solo dati medi e che la retribuzione effettiva può variare notevolmente in base ai fattori già menzionati, oltre a specifiche politiche aziendali e contrattuali.

Insomma, il settore delle risorse umane continua a evolversi, creando costantemente nuove opportunità e ruoli specializzati. Resta però una costante, ovvero la centralità di questi professionisti nel mercato del lavoro odierno. Poter contare su un dipartimento HR interno è di grande valore per ogni organizzazione, poiché grazie al lavoro di queste persone è possibile selezionare i migliori talenti che possono contribuire alla crescita aziendale. Ma come abbiamo visto in questo articolo, non si limita alla ricerca e selezione la giornata-tipo di un HR: sono numerosi gli aspetti che questa figura deve gestire, dal benessere dei dipendenti alla promozione di cultura positiva.

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